Le scuse più usate per non allenarsi con i pesi
Le scuse più usate per non allenarsi con i pesi – di Masatomo Ueda
Uno dei fenomeni più interessanti dell’ambito della palestra, oltre alle persone che non sono ancora riuscite a comprendere appieno i benefici di un’attività fisica fatta con criterio, è il cosiddetto drop-out, ovvero persone che si iscrivono in palestra e che, dopo circa un mese, scompaiono nel nulla, dopo aver usato per qualche settimana la tanto temuta sala pesi. Quando poi le rivedi qualche tempo dopo, generalmente usano una scusa che, in verità, si tratta proprio di quello e nient’altro: una scusa.
Ecco le 6 scuse più utilizzate per chi pensa che allenarsi con i pesi sia il male assoluto del mondo. Ho incluso anche una scusa bonus che, in verità, è plausibile ma che, con il giusto approccio, può essere neutralizzata anch’essa.
Buona lettura!
Non voglio ingrossarmi
Questa è una scusa che, solitamente, colpisce le donne. La buona notizia (o cattiva, dipende dai punti di vista) è che allenarti 2-3 volte alla settimana di per sé non ti farà ingrossare. Per aumentare visibilmente la tua massa muscolare, devi utilizzare carichi importanti, diverse volte alla settimana e con un certo tipo di volume. Bisogna inoltre seguire una dieta specifica che apporti i corretti macronutrienti (no, mangiare kebab tutti i giorni non rientra nella dieta specifica). Devi praticamente sapere cosa stai facendo.
In generale, se ti alleni qualche volta alla settimana senza protocolli specifici, non otterrai un ingrossamento, bensì ti sentirai meglio. Molto meglio.
Una delle scuse più usate per non allenarsi con i pesi: non voglio farmi male
Sicuramente allenarsi in modo differente rispetto a come facevi prima, utilizzando carichi mai utilizzati prima, può aumentare il rischio di farsi male. A meno che non si sappia cosa si sta facendo: un buon riscaldamento; l’utilizzo di carichi adeguati; una buona tecnica e la capacità di riconoscere la differenza tra l’affaticamento muscolare (i cosiddetti DOMS, di cui parliamo in questo articolo) e il dolore, sono elementi chiave per allenarsi senza infortuni. Perché, come ci piace dire in Umeboshi Training, il problema dell’infortunio non è il dolore, ma il fatto che debba interrompere gli allenamenti fino a quando non scompare.
Voglio dimagrire, quindi devo fare cardio
Quando si parla di dimagrimento, una caloria bruciata è una caloria bruciata, a prescindere dal modo in cui la si brucia. E l’intero concetto di perdita di peso (per quanto sia incorretto chiamarla così) gira intorno al rapporto tra calorie ingerite (dieta) e calorie bruciate (allenamento). Molti allenamenti con i pesi – es. i circuiti ad alta intensità e i lavori ad alte ripetizioni con i kettlebell – permettono di bruciare più calorie rispetto alle tipiche attività cardio a bassa/media intensità come la corsa o il ciclismo. Non solo: l’allenamento con sovraccarichi aumenta sensibilmente la massa muscolare e, di conseguenza, aumenta il consumo di calorie a riposo: un kg di muscoli necessita di più energia di un kg di grasso. E non dimentichiamoci il miglioramento del fisico dal punto di vista estetico!
Allenarmi con i sovraccarichi è noioso
Dobbiamo ancora trovare qualcuno che utilizzi una scusa del genere, ma la includiamo lo stesso perché è presentissima nel mondo del fitness in generale. In verità ci viene difficile dar torto a chi usa questa scusa: spesso sono persone che si ritrovano sedute su una Chest Press o una Leg Extension a fare un 4×12 con carichi che nemmeno miononnoincariola. Il tutto per un’ora di fila e senza ben capire cosa stiano facendo.
Il mondo dell’allenamento con sovraccarichi, però, non è solo Leg Press o Bicep Curl: hai mai provato a fare una girata al petto col bilanciere? A ritrovarti a 3 metri di altezza dopo un muscle up alla sbarra? Hai provato a lanciare in modo esplosivo un kettlebell con un swing? A portare il bilanciere sopra la testa con dinamicità? Ti assicuriamo che sono tutto tranne che noiosi.
Non mi piace competere con gli altri
Spesso la gente si sente intimidita dalla competizione e vive l’allenamento con sovraccarichi come una competizione con le persone con cui si allena. La buona notizia è che, se si trova l’ambiente giusto, la competizione è principalmente con se stessi e con i propri limiti. Gli altri, anziché giudicarti, cercheranno di aiutarti a raggiungere quel tuo nuovo massimale che nemmeno pensavi sarebbe stato possibile ottenere.
Non sono costante
Non sei costante. Però ogni domenica vai allo stadio a guardare la partita. Eppure hai visto tutte le stagioni di La Casa di Carta. Perà 2 volte alla settimana vai a fare l’aperitivo con le tue amiche e amici.
“Non è la stessa cosa”. Certo che no, infatti a forza di aperitivi e di TV sul divano ti ritroverai con un eccesso di grasso corporeo sul quale, quando andrai in spiaggia in estate, farai battute tipo “ho i lardominali” oppure “la mia tartaruga è a pancia in su”.
È vero, i risultati nell’allenamento richiedono impegno e costanza. Quando però ti ritrovi a passare davanti a uno specchio e a non dover tirare in dentro la pancia per (cercare di) ridurre visivamente i tuoi eccessi lipidici, ti renderai conto che non è poi così male, essere costanti.
Scusa bonus: il mio lavoro mi stanca
Questa è una scusa che definisco bonus perché in effetti esistono delle attività professionali che richiedono grandi energie, che renderebbero ancora più difficile allenarsi con sovraccarichi (o allenarsi in generale). In questi casi, si possono considerare due aspetti:
- L’allenamento non è solo per il corpo, ma anche per la mente: spesso chi lavora fisicamente tende ad avere uno stile di vita poco sano e tendente agli eccessi. Fare sport potrebbe aiutare a limitare certi comportamenti che, alla lunga, potrebbero risultare nocivi.
- Un allenamento fatto con criterio, che consideri anche la vita professionale, può solo portare benefici: spostare grossi carichi quotidianamente per lavoro solitamente comporta infortuni – in particolare alle spalle e alla zona lombare. Allenarsi anche con carichi leggeri, focalizzandosi sulla tecnica e sul rinforzo delle zone più a rischio, può essere molto utile ad evitare che, nel lungo termine, una persona si ritrovi con difficoltà motorie dovute allo stress articolare subito in anni di duro lavoro.
Conclusione sulle scuse più usate per non allenarsi con i pesi
È nella natura dell’uomo utilizzare delle scuse per cercare di giustificare le proprie azioni, ancor più se non esiste un vero motivo che possa essere indicato come causale.
Se ti ritrovi in una di queste scuse, ora sai che non sei l’unica persona al mondo a pensarla in quel modo e che, trovando lo spazio adatto a te, molto probabilmente non ti ritroverai più a utilizzare: sarai troppo impegnato a ottenere i tuoi risultati insieme a noi di Umeboshi Training.
Pensi sia arrivato il momento di lasciar da parte le scuse e cominciare ad ottenere il tuo obiettivo? Contattaci per una prova gratuita!
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